Tredici dei venti indagati nell’inchiesta aperta dal sostituto procuratore Raffaele Guariniello su Stamina Foundation sono stati rinviati a giudizio. Tra loro anche il fondatore di Stamina, Davide Vannoni, che dovrà rispondere all’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di medicinali guasti in modo pericoloso per la salute, esercizio abusivo della professione medica, ma anche il vicepresidente, Marino Andolina, oltre a Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione farmaceutica Medestea, la biologa di Stamina Erica Molino e Carlo Tomino, componente dell’Aifa (Agenzia Italiana per il Farmaco). Sembra avviata verso l’archiviazione, invece, la posizione degli altri sette indagati (uno di questi è deceduto).
Nel frattempo la posizione controversa in cui è venuto a trovarsi l’ospedale Civile non sembra trovare via d’uscita. I vari tribunali italiani che nei mesi hanno imposto all’azienda ospedaliera di somministrare le cellule staminali trattate con il metodo Stamina non si fermano, ma ieri il direttore generale del Civile, Ezio Belleri, in occasione della visita del ministro Lorenzn, ha annunciato che l’azienda ospedaliera farà ricorso contro l’ordinanza del Tribunale dell’Aquila.
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