Le sagre sono troppe e i ristoratori perdono clienti. Questa l’accusa che lancia il Presidente di Confesercenti Pier Giorgio Piccioli. «Ci sono sagre e feste popolari 5.974 giorni all’anno. In totale, tra città e provincia, 1.612 e un volume d’affari da 100 milioni di euro, quasi 17 mila euro al giorno, senza versare un centesimo di contributi», dichiara al Corriere di Brescia, aggiungendo che si tratta di "concorrenza sleale".
A rimetterci sarebbero soprattutto i ristoranti che perdono clienti e che non sono tutelati. Ricorda il direttore, Alessio Merigo: «Già nel 2010 abbiamo fatto una proposta di legge in Regione: gli eventi vanno classificati con un elenco o un albo, l’Asl deve fare i controlli e i comuni stabilire un limite alla durata di ogni sagra. Non più di 3 giorni all’anno». Ma per ora nulla di fatto.
Anche il consigliere regionale della Lega Fabio Rolfi si schiera dalla parte dei ristoratori e di Confesercenti: «Non sono contro le sagre di onlus o enti benefici, sia chiaro. Vanno limitate le altre, quelle organizzate da imprenditori con scopo di lucro. Per arrivare alla legge, però, bisogna aspettare ancora qualche mese: credo non prima di novembre».
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