Più passa il tempo e più aumentano le aree verdi dove il Comune di Brescia è costretto ad imporre restrizioni di fruizione per colpa dei terreni inquinati da pcb, diossine e mercurio, tutti inquinanti provocati dagli sversamenti della Caffaro.
Oggi il divieto tocca anche al campo in sintetico tra il Villaggio Sereno e Fornaci, lo stesso che qualche anno fa è stato trasformato da terra a sintetico e dove i ragazzini hanno disputato tante partite di calcio, ignari di dove stavano poggiando i tacchetti.
Fino ad un mese fa nessuno immaginava che anche quel campo, a quella distanza dalla fabbrica che ha inquinato l’ovest cittadino, fosse intrisa di pcb, diossine e mercurio. A scoprirlo è stata l’Asl durante alcuni carotamenti che hanno dato risultati tutt’altro che confortanti.
Sul campo, che per ora non è stato ancora contrassegnato da appositi cartelli di divieto, si dovranno seguire le stesse regole delle altre “zone gialle” vale a dire il divieto di entrare in contatto con la terra inquinata, anche se dal 31 luglio 2013, secondo una nuova ordinanza di Del Bono, è possibile calpestare e giocare sul manto erboso.
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