Dalla Regione 3 milioni di euro contro la ludopatia, Beccalossi: Brescia ne approfitti
“Un provvedimento importante nella lotta alle ludopatie. Mi auguro che il territorio bresciano, che si sta dimostrando particolarmente sensibile al tema, sappia rispondere concretamente ai prossimi bandi che lanceremo per finanziare con tre milioni di euro i Comuni lombardi che avvieranno iniziative di contrasto al gioco d’azzardo patologico”.
Lo afferma l’assessore al Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, che oggi assieme al presidente Roberto Maroni ha annunciato la nuova iniziativa regionale dedicata agli enti locali nell’ambito della Legge regionale sulla ludopatia.
"La legge sulla lotta alle ludopatie –ha commentato il presidente Maroni –è stata un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione Lombardia, un’iniziativa che sta avendo un buon successo. La lotta alle ludopatie e al gioco d’azzardo, per la tutela dei soggetti fragili che sperperano patrimoni nelle macchinette, è un impegno che abbiamo preso in campagna elettorale e che stiamo mantenendo. E’ una legge importante, a cui sta facendo riferimento anche il Parlamento per fare una legge nazionale, noi abbiamo anticipato quella che è la strada da percorrere per tutelare le persone, perché questa è la finalità di questa legge: non c’è nulla contro questo sistema, che è legale, ma noi abbiamo il dovere morale di tutelare i soggetti fragili, che rischiano di rovinarsi".
"Nell’assestamento di bilancio – ha poi annunciato il presidente Maroni – istituiremo un ‘Fondo anti ludopatie’, un fondo che sarà istituito per fine luglio e che, per il 2014, sarà di circa 3 milioni di euro, destinato a finanziare iniziative che vengono dal territorio, dalle associazioni e dai Comuni, per prevenire il fenomeno delle ludopatie, attraverso proposte che si rivelino iniziative concrete e che portino effetti concreti. Queste risorse saranno già disponibili per settembre, quando riceveremo le proposte dal territorio e le valuteremo. Si tratta di un fondo sperimentale ma, se l’iniziativa funziona, la riproporremo anche nel 2015".
"La nostra legge – conclude Viviana Beccalossi – è oggi, a tutti gli effetti, lo strumento più efficace che ci sia in Italia per contrastare la diffusione delle macchinette. Un ultimo esempio è arrivato venerdì scorso, con il pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del Comune di Milano contro l’apertura di una sala slot nella zona di corso Vercelli, che nelle ultime settimane era diventata uno dei simboli di questo braccio di ferro, utilizzando, nella motivazione, la norma sulla distanza di 500 metri dai luoghi sensibili, che abbiamo inserito nel nostro provvedimento".