Provincia, Molgora: restiamo solo per responsabilità. Ma Guarneri e Maisetti mollano subito

“La tentazione di ‘piantarla lì’ è stata forte. Restiamo, ma solo per concludere responsabilmente quanto avviato”. A dirlo è stato questa mattina il presidente del Broletto Daniele Molgora, nel corso della conferenza stampa convocata per dare l’addio politico all’ente che con la riforma del governo diventerà di secondo livello.

“Ce ne andremo prima del 31 dicembre”, ha spiegato Molgora, “ma la scelta di continuare è stata sofferta. E comunque ritengo che accettare di fare il presidente della Provincia per me sia stato un grande errore”. L’esponente del Carroccio, in particolare, ha criticato la riforma voluta da Renzi e Delrio (ribattezzato ironicamente “Delirio”) parlando di uno “schiaffo ai territori” che “anche secondo la Corte dei conti non porterà alcun risparmio” e lascerà l’ente in balia costante del “conflitto di interessi dei sindaci”. “Noi siamo chiamati a traghettare la Provincia dal vecchio sistema al nuovo”, ha aggiunto, “restiamo solo per concludere ciò che abbiamo deliberato nell’ultimo periodo e realizzare gli obiettivi che ci siamo dati”. Tra le iniziative citate il progetto Made in Provincia di Brescia e il progetto della strada della Valsabbia.

Ma la scelta di restare fino all’ultimo non è stata unanime. Aurelio Guarneri (assente alla conferenza stampa) lascerà le deleghe alla Caccia, mentre il camuno Maisetti abbandonerà la Sicurezza. “Qualche volta serve un segnale forte”, ha tuonato l’esponente del Carroccio, che ha aggiunto: “Anche la Lega su questo punto non ha fatto abbastanza”. Chi resterà, ma non per molto (“per un tempo brevissimo”), è invece Diego Peli (Istruzione), che ha provocato: “Mi aspetto una bella nevicata il 30 novembre, i cittadini bresciani capiranno allora a cosa serviva la Provincia”.

Rabbia anche nell’intervento di Gianfrancesco Tomasoni, che ha parlato di “riforma demenziale, perché le Province non vengono affatto abolite”. Stefano Dotti (Ambiente), ancora, ha sottolineato il rischio di “ingovernabilità e immobilismo” per il futuro. Mentre il vicepresidente Giuseppe Romele ha ringraziato Molgora per il percorso comune e posto l’accento sul Piano di coordinamento del territorio provinciale approvato nell’ultimo consiglio. Fabio Mandelli (Giovani e Protezione civile), quindi, ha sottolineato i rischi per la protezione civile, mentre Mariateresa Vivaldini (Lavori pubblici) ha manifestato preoccupazione per la sicurezza stradale e annunciato che continuerà l’impegno per fare in modo che gli espropriati delle grandi opere vengano rimborsati. Infine Silvia Razzi (Turismo) ha evidenziato l’impegno a non abbandonare la nave in piena stagione estiva e ricordato il lavoro fatto sul fronte della rete bibliotecaria bresciana.

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Redazione BsNews.it

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