Nessuno potrà riportarla in vita, ma sarà impossibile dimenticare ciò che ha fatto, non solo negli ultimi istanti prima di morire. L’ospedale Sant’Anna di via del Franzone a Brescia ha celebrato ieri il rito dell’intitolazione dell’Unità operativa di Ostetricia e ginecologia alla memoria della dottoressa Eleonora Cantamessa, morta l’8 settembre scorso dopo che si era fermata a soccorrere un ferito, investita dall’auto impazzita guidata dallo stesso aggressore che aveva picchiato l’uomo che stava soccorrendo.
La dottoressa, residente a Trescore Balneario, laureata con lode all’Università di Brescia nel 1995, ha lavorato quindici anni presso il Sant’Anna, gli ultimi dei quali da dirigente medico nell’Unità operativa di Ostetricia e ginecologia che da ieri porta il suo nome. L’intitolazione, come detto, non è stata decisa solo per ricordare il gesto di altruismo nel momento della sua morte, ma anche e soprattutto per ringraziarla di quanto fatto lungo tutta la sua attività di medico. Per questo i suoi genitori ieri hanno detto di essere molto commossi, perché più volte la loro figlia (che a dicembre ha ricevuto il Premio Bulloni, leggi la notizia) ha detto che la sua seconda casa era il reparto, ed ora porta il suo nome.
(a.c.)
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