Un modo per salvaguardare la sicurezza dei cittadini o uno stratagemma per fare cassa? Assieme ai nuovi otto apparecchi speed-check ad Orzinuovi è arrivata anche la polemica.

Come era facile prevedere, l’arrivo degli apparecchi arancioni sta facendo parlare tutti in paese. Le polemiche investono la giunta del riconfermato sindaco Andrea Ratti, che già nel precedente mandato però aveva predisposto l’installazione delle colonnine arancioni posizionate in punti strategici del territorio, nei pressi delle scuole medie, ai vari ingressi del paese e lungo la strada che conduce a Coniolo.  

E’ lo stesso primo cittadino a rispondere alle critiche sulle colonne di Bresciaoggi dove è riportata, nel numero in edicola, la notizia: «Questi speed check non sono stati posizionati per fare cassa, come sta insinuando qualcuno, ma soltanto ed esclusivamente per ridurre gli incidenti e migliorare il livello di sicurezza sulle strade urbane. Peraltro non funzioneranno sempre ma saranno attivi a rotazione e con funzione deterrente, dato che per poter elevare delle sanzioni agli automobilisti in prossimità dei rilevatori dovranno essere per forza presenti degli agenti della polizia locale».

Spesa eccessiva per l’installazione degli apparecchi? Ratti risponde anche in merito a ciò: «I dissuasori li abbiamo noleggiati e li riscatteremo solo fra tre anni, nel contesto di un’iniziativa presa di concerto con l’Unione dei comuni, che ha coinvolto anche altri paesi della Bassa. Il resto sono solo parole e come tali lasciano il tempo che trovano».
(a.c.)

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Redazione BsNews.it

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