Sono in corso da mesi le trattative tra il Comune e il teatro Stabile. La ristrettezza economica imposta ai Comuni dai tagli indiscriminati del Governo al settore cultura esige un ridimensionamento della struttura. Ridimensionamento che si è tradotto nella decisione del Comune, uno dei soci fondatori del Ctb, di ridurre il suo contributo ordinario di 280 mila euro circa. Una quota che porterà con sè adeguamenti anche dolorosi, ma che non pregiudica l’attività. Ma ora il problema è un altro. Anche la Provincia ha decisio di tagliare 40 mila euro (160 e non più 200). “Lo Stato ci ha tagliato 8 milioni – si è giustificata l’assessore provinciale alla Cultura, Silvia Razzi -. E di conseguenza questo è quanto possiamo dare, dopo la revisione di spesa che va spalmata su tutti gli altri settori”. Il futuro del tetato Stabile, che il prossimo 20 giugno presenterà la nuova programmazione, non sarà certo in discesa.
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