C’è chi in soffitta trova un Picasso, chi uno scrigno pieno di monete antiche, e chi un baule contenente tre proiettili da cannone, di cui due inesplosi.
La "fortunata" protagonista della vicenda è un’ex insegnante bresciana che vive al numero civico 40 di Contrada Santa Chiara. Lunedì sera stava cercando di fare ordine nella soffitta, in vista di una ristrutturazione della sua abitazione, quando si è imbattuta nel pesante baule. Facile immaginare la sua sorpresa, o più che altro lo spavento, quando l’ha aperto. Renata, questo il suo nome, ha immediatamente chiamato Polizia e Carabinieri, che poco dopo si sono presentati sul posto assieme ad artificieri e ambulanza. Visti i proiettili, è stata presa la decisione di far dormire fuori casa la signora.
L’indomani, cioè ieri, alle ore 15, gli artificieri sono tornati nell’abitazione per prelevare i proiettili. L’operazione si è conclusa senza difficoltà, e già nel pomeriggio Renata ha ripreso possesso nella sua abitazione. Sulle colonne di Bresciaoggi, dove è riportata la notizia, l’ex insegnante ha rivelato che i proiettili potrebbero essere stati nascosti dal padre di suo marito, generale d’artiglieria nella Prima Guerra Mondiale ed amante di cimeli bellici. Un hobby un po’ pericoloso, soprattutto per i suoi eredi.
(a.c.)
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