Seppur il tasso di crescita non sia altissimo a Brescia i bambini continuano a nascere. Eppure le iscrizioni agli asili nido sono precipitosamente in calo, ormai da anni. E’ fin troppo semplice trovare nella prolungata crisi economica la causa del fenomeno, affrontato ieri dalla Commissione "Servizi alla persona" del Comune.
Se nel 2007 erano 796 i bambini iscritti nelle strutture comunali, ora sono meno della metà e si fermano a 318. Troppo alta, per molte famiglie, la retta mensile che si aggira sui 600 euro.
Visto che le risorse messe a bilancio dell’amministrazione per gli asili non saranno interamente utilizzate, c’è stato in Commissione chi (Nini Ferrari di Brescia Civica e Nicola Gallizioli della Lega) ha proposto di allocarle altrove, magari per i servizi degli anziani. Secondo Mattia Margaroli di Forza Italia invece l’utilizzo migliore degli avanzi di gestione è quello di abbassare le rette in modo da invertire il trend nelle iscrizioni. La Loggia, con l’assessore Felice Scalvini, ha in mente invece una riorganizzazione che preveda un riassetto generale degli asili, se possibile anche facendosi carico della gestione di strutture (come la Pollicino in vicolo Medici) ora in appalto a cooperative.
(a.c.)
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