Sabato 10 maggio alle 11 nella Sala del Grande Miglio del Museo del Risorgimento, Castello di Brescia, si inaugurano l’installazione “Sogni capovolti” e la mostra “Arte degli anni Settanta (e dintorni). Dalla collezione Gervasoni” . Le due iniziative, che convivono all’interno dello stesso spazio, sono dedicate al 40° anniversario della strage di piazza Loggia.
L’installazione “Sogni capovolti” è legata all’opera “Il sogno di una cosa”. Nata durante i lavori di realizzazione del progetto teatrale, è un’installazione multimediale, appendice e sua ideale prosecuzione. L’idea alla base è stata quella di ricostruire una piazza capovolta, una giornata di pioggia e un mare di ombrelli in ricordo della giornata nella quale scoppiò la bomba in piazza Loggia. In questo spazio i visitatori sono obbligati ad alzare lo sguardo verso l’alto, uno sguardo scomodo che invita alla riflessione; le proiezioni all’interno degli ombrelli trasformeranno questi oggetti di uso comune in contenitori, raccoglitori di pensieri, parole, sentimenti e oggetti.
La mostra “ARTE DEGLI ANNI SETTANTA (e dintorni). DALLA COLLEZIONE GERVASONI” a cura dell’Associazione Artisti Bresciani, vuole tenere vivo il ricordo di quel tragico 28 maggio 1974, cercando di ribadire e testimoniare i valori di verità, giustizia, democrazia, attraverso la diffusione della cultura e dell’arte anche di quel periodo.
La mostra invita a riflettere sugli anni Settanta, contrassegnati, anche sotto il profilo artistico, da tensioni, contrasti, speranze, ideali, utopie, durante i quali tendenze differenti, convivevano e si scontravano e, come in ogni epoca, maestri anziani proseguivano e approfondivano le loro ricerche, mentre giovani arrembanti si affacciavano sulla scena portando linguaggi propri e originali.
Sul piano artistico i livelli di lettura di quegli anni sono molteplici e, per certi versi, contraddittori, la mostra contribuisce a fornire alcune tessere significative del complesso puzzle degli anni Settanta con l’esposizione di opere di quel periodo raccolte da un collezionista bresciano che, per il quarantesimo anniversario, mette a disposizione alcuni capolavori della sua collezione.
Sono esposti lavori di Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Remo Brindisi, Roberto Crippa, Virgilio Guidi, Trento Longaretti, Zoran Mušič, Franco Rognoni, Aligi Sassu, Mario Schifano.
E’ disponibile un catalogo di mostra con un saggio critico di Paolo Bolpagni e Bianca Martinelli.
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