Villa Carcina: venerdi in scena lo spettacolo Mio figlio era come un padre per me
"La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi. Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto. Siamo nati per riscrivere le nostre ultime volontà".
Marta e Diego Dalla Via, fratelli nella vita, del loro legame affettivo hanno voluto farne un’impresa famigliare diventando sulla scena i "Fratelli Dalla Via". Lo spettacolo Mio figlio era come un padre per me è scritto e portato in scena interamente a quattro mani. Con ironia raggelante e a tratti con punte di cinismo il lavoro affronta la tragica questione del suicidio, come scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori colpiti da crisi economica. Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli architettano l’omicidio dei genitori. Ma "uccidere i propri padri" sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga.
Marta Dalla Via è attrice. Da qualche anno ha scoperto il piacere di essere anche autrice dei suoi lavori. Scrive e mette in scena Veneti fair con la regia di Angela Malfitano che debutta al Napoli Fringe Festival 2010. È tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso Urgenze presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, dove vince con il testo Interpretazione dei sogni. Insieme al fratello Diego Dalla Via scrive Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor, spettacolo prodotto dal CRT di Milano e vincitore del premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico CTAS Oltrelaparola 2011. La loro collaborazione da casuale e affettiva diventa effettiva e voluta: nascono i Fratelli Dalla Via, un’impresa famigliare che costruisce storie. Mio figlio era come un padre per me è il loro nuovo progetto totalmente pensato con mani e cervelli raddoppiati.
«Cosce nude, fisico snello, lei ingurgita un boero dopo l’altro. Occhiali da sole, fisicità asciutta, lui addenta polenta istantanea. Sono gli eredi affamati di un nordest che ha lavorato, risparmiato e poi sfondato. Non mirano a possedere ma a proseguire, non vogliono guadagnare ma darsi da fare. Impastano il dialetto con l’italiano, mescolano ironia e amarezza, Marta e Diego Dalla Via, vincitori del Premio Scenario con "Mio figlio era come un padre per me". Trentenni perenni, schiavi degli aperitivi, mai padroni dell’attività e degli immobili. Privati anche della libertà di uccidere i padri, che se ne vanno da soli, sotto a un treno, come a dire che dopo di loro niente può continuare a essere.»
Rossella Porcheddu – La Repubblica
Mio figlio era come un padre per me
di e con Marta Dalla Via, Diego Dalla Via
partitura fisica Annalisa Ferlini
direzione tecnica Roberto Di Fresco
Fratelli Dalla Via
con il sostegno di: Opera Estate Festival Veneto; La Piccionaia – I Carrara – Teatro Stabile di Innovazione; Associazione Culturale Tra un atto e l’altro
Venerdì 2 maggio 2014
Auditorium Scuola Media di Villa Carcina ▪ Via Roma, 9 – Villa Carcina
ore 21:00
Ingresso: 5,00 euro