Là dove c’era la cascina Ermengarda degli orrori, quella dove la 14enne Desireè Piovanelli è stata massacrata “dal branco”, oggi ci sono dieci appartamenti ristrutturati e messi a nuovo. Come riporta il Corsera, sei di questi sono stati affittati, ma quello in corrispondenza del luogo dell’omicidio – trilocale disposto su due piani – è tutt’ora sfitto.
Il proprietario, che il giorno del ritrovamento del corpo di Desireè era presente nella cascina allora diroccata di Leno, non ci tiene a calcare la mano sulla vicenda, comprensibilmente: “Sono passati molti anni da quel giorno, qui abbiamo demolito e ricostruito tutto, vede, la vita va avanti: non bisogna badare al passato, ma al futuro – e continua -. No, non credo che quanto è successo qui nel 2002 possa influenzare così tanto chi cerca casa. E poi considerato l’andamento del mercato immobiliare non ce la passiamo male…”.
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