Del Bono stringe la cinghia sugli stipendi dei manager delle società controllate dal Comune e sulla governance di A2A. Decisioni che sono perfettamente in linea con quanto è stato annunciato dal governo Renzi e con i tagli agli stipendi dei dipendenti pubblici che hanno già toccato palzzo Loggia, annessi e connessi. Per quanto riguarda la governance di A2A resta la volontà del sindaco di andare oltre la gestione duale, vale a dire eliminare il Consiglio di Gestione e Sorveglianza e portare a 12 il numero dei membri del Consiglio di amministrazione.
Passando agli stipendi d’oro, Del Bono annuncia al Corsera diversi tagli: “Vedremo la norma – taglia corto Del Bono – ma noi daremo comunque un’indicazione forte perché la società attui una politica riduttiva delle remunerazioni. Va riportato un senso di sobrietà nell’azienda, partendo dalle figure apicali passando per dirigenti e quadri. Non a caso ci sarà un unico amministratore delegato”. Oggi i due attuali direttori generali percepiscono un milione di euro annui a testa.
Anche Brescia Mobilità potrebbe subire delle variazioni verso il basso negli stipendi dei dirigenti, e non solo quello del direttore generale Marco Medeghini. Prima però la Loggia vuole vederci chiaro e ottenere i numeri precisi di costi, spese e retribuzioni.
Discorso a parte per la Centrale del Latte che è appena stata messa sul mercato dalla Loggia e ora si trova in un momento delicato della sua storia, con i futuri acquirenti che la stanno osservando. Dalla società però assicurano che gli stipendi dei dirigenti sono in linea con quelli comunali.
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