Arrivano 500 profughi, Bordonali all’attacco: chi paga?

"Sono in arrivo sul territorio lombardo tra oggi e domani altri 500 presunti profughi. Si tratta di arrivi imposti dallo Stato centrale e dalle Prefetture senza il minimo coinvolgimento della Regione e degli enti locali. È assurdo che la Regione Lombardia sia venuta a conoscenza di una imposizione del genere attraverso fonti non istituzionali. Pare che siano in corso riunioni segrete nelle sedi delle Prefetture per decidere dove sistemare queste persone".

Con queste parole l’assessore all’Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha annunciato l’arrivo di altri 480 stranieri sul territorio regionale: 60 a Bergamo, 50 a Brescia, 50 a Como, 50 Cremona, 30 a Lecco, 50 a Mantova, 50 a Monza, 50 a Pavia, 50 a Sondrio e 40 a Varese.

"E mancano ancora i dati di Lodi e Milano. – ha aggiunto l’assessore – Sarebbe opportuno che il governo, che millanta autorevolezza in campo internazionale, iniziasse a chiedere aiuto all’Unione europea per gestire il fenomeno. Chi manterrà queste persone? Chi pagherà i servizi da erogare? Ovvio, gli stessi enti locali che non sono stati coinvolti nelle decisioni, quindi i cittadini lombardi".

"Non faremo calare il silenzio su questa situazione. I lombardi devono sapere quali sono le conseguenze di scelte politiche folli come l’abolizione del reato di clandestinità. – conclude Simona Bordonali – Spiace evidenziare come ancora una volta le Prefetture si rivelino enti non solo inutili, ma dannosi, senza la minima coscienza delle necessità del territorio che dovrebbero tutelare".