Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Giancarlo Orini, il secessionista bresciano arrestato la scorsa settimana e considerato dagli inquirenti il fondatore dell’associazione Alleanza che ha portato, oltre a lui, all’arresto di altre 23 persone, tra Brescia e il Veneto.
L’uomo, che si trova ai domiciliari, è arrivato in Tribunale questa mattina accompagnato dai carabinieri e con il libro “La Repubblica di Venezia” sottobraccio. “Sono un bresciano atipico – ha detto rivolgendosi ai cronisti prima di entrare dal Gip, Enrico Ceravone – mi sento più suddito della repubblica Serenissima”. Una volta davanti al giudice però, Orini ha scelto di restare in silenzio.
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