Elezioni Aci, Piantedosi: ho agito con rigore e coscienza
"Il nostro obiettivo era conciliare l’esigenza del contenimento dei costi con quella della massima apertura dei seggi. Abbiamo ascoltato l’appello di Bsnews.it e, anche per questo, abbiamo deciso di estendere di due ore l’orario di voto. Certo si sarebbe potuto fare di più, ma abbiamo preferito non fare scelte che non allentassero il controllo sul regolare svolgimento del voto. Siamo comunque sicuri che, l’estensione dell’orario, unita a una migliore gestione delle modalità tecniche, consentirà un’adeguata partecipazione alle elezioni”. A pronunciare queste parole è stato il commissario straordinario dell’Aci Brescia Matteo Piantedosi, che – nel primo pomeriggio di oggi – ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla sua attività e sulle intricate vicende legate alle elezioni dell’ente di via Enzo Ferrari.
“Al mio arrivo”, ha spiegato Piantedosi, “ho trovato una situazione complessa. Ma in questo anno l’indebitamento verso l’Aci nazionale (la causa del commissariamento, ndr) è calato sensibilmente. La prospettiva ora è di proseguire con la tabella di marcia che ci siamo dati: circa 300mila euro all’anno di riduzione. E nel frattempo chiuderemo il bilancio con 252mila euro di utile di esercizio”. Ancora, il commissario ha citato il riconoscimento ricevuto dall’edizione 2013 della Freccia Rossa dalla prestigiosa rivista di settore Motor Classic ed elogiato l’attività della 1000 Miglia Srl (la società in house che organizza la corsa), da cui l’ente ha ricavato un milione e 200mila euro di royalty. “Non abbiamo metri di paragone, ma si è trattato di una scelta positiva”, ha sottolineato, “io comunque lascerò agli atti uno studio in cui si indicano quali sono le formule societarie migliori per valorizzare la corsa, il cui marchio è stato valutato da una società specializzata 6,8 milioni di euro. Il tutto dal presupposto”, ha precisato, “che qualsiasi formula deve lasciare la Mille Miglia a Brescia”.
Quanto invece alle elezioni del 15 aprile, Piantedosi si è detto “sicuro del fatto che le elezioni si terranno e produrranno un consiglio direttivo legittimamente eletto”. E sulla questione delle modalità di voto, oltre a quanto scritto in apertura, ha dichiarato: “Per contenere i costi ed evitare qualsiasi confusione, abbiamo eliminato il voto per corrispondenza e fatto in modo che si votasse in un’unica sede. Agevolando comunque, con otto postazioni attive, le operazioni di svolgimento delle operazioni”.
Infine il commissario ha voluto precisare le ragioni che l’hanno portato ad escludere, come indicato anche da Bsnews.it, Aldo Bonomi ed Enrico Scio dalle candidature per le elezioni. “Si tratta di una decisione che ho preso in coscienza: la ritengo giusta e nella mia delibera ho volutamente dettagliato il perché”, ha spiegato, “segnalo comunque che, dal punto di vista dell’ente, in campo ci sono ancora due liste di orientamento. E il nostro regolamento prevede che gli iscritti possano votare anche scrivendo un nome sulle caselle in bianco” (dunque, la lista di Bonomi potrebbe indicare due nomi ai suoi sostenitori al posto degli esclusi, ndr). Ovviamente”, ha continuato, “chiunque potrà fare ricorso, e sarà la giustizia a decidere. Io posso solo aggiungere che, a quella eventuale decisione, noi ci rimetteremo con molta umiltà e non proporremo appello”. E se il Tar dovesse dare la sospensiva e rinviare le elezioni? “Il mio mandato scade il 29 e non credo di essere prorogabile”, ha risposto Piantedosi, “di sicuro comunque io non ci sarò”.