Consiglio provinciale all’attacco: “Per 55 centesimi a cittadino è assurdo abolirci”
Il Consiglio provinciale di Brescia (e le relative commissioni consiliari) sono costati 0,55 centesimi di euro ad ogni cittadino bresciano. Certo non una cifra significativa, tant’è che nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’attività consiliare relativa al 2013, presidente e vicepresidente del Consiglio provinciale, rispettivamente Bruno Faustini e Antonella Montini, non hanno mancato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e hanno tuonato: “C’è pure chi ha il coraggio di chiamarci ‘casta’, se qualcosa deve essere tagliato, non è certo ai consigli provinciali che bisogna guardare”.
La polemica sollevata da Faustini e Montini arriva alla vigilia del voto sul disegno di legge Delrio sulle città metropolitane, sulle Provincie e sulle fusioni di Comuni in programma domani, mercoledì 25 marzo, in Senato. “Il Governo non dovrebbe tagliare indiscriminatamente dei pezzi del sistema, ma riorganizzarlo secondo logiche più attuali e tenendo conto dei compiti svolti da ogni ente – tuonano presidente e vice – la sensazione è quella di fare da capro espiatorio per tutta una serie di altri enti che non hanno voluto fare autocritica”.