Restano in carcere G. B., l’ex presidente della comunità di recupero di Pozzolengo, e la sua assistente M. R. accusati di atti sessuali con una minorenne. In custodia cautelare dal 15 febbraio scorso, vi rimarranno in base alla decisione del Riesame arrivata nel primissimo pomeriggio di ieri giovedì 6 marzo. Come ricorda il Giornale di Brescia il legale dell’ex presidente aveva chiesto la scarcerazione per reato inesistente, motivato dal fatto che c’era il consenso della vittima e mancava l’elemento oggettivo, oltre al fatto che la decadenza dall’incarico di presidente, decisa dal cda della comunità, "ha fatto venire meno il pericolo della reiterazione del reato". Respinta anche il ricorso dell’assistente, che avrebbe avuto un ruolo chiave nella vicenda: la sedicenne avrebbe avuto rapporti con i due sia a casa dell’uomo, sia nelle stanze di alberghi a Brescia, a Roma e a Venezia.
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