Nella giornata mondiale della memoria, il 27 gennaio scorso, avevano esposto striscioni con scritte antisemite. Ora però dovranno pagare il conto del proprio gesto. All’alba gli agenti della Digos sono entrati nelle abitazioni di tre ragazzi che, secondo le indagini condotte dagli inquirenti, sarebbero riconducibili agli ambienti dell’estrema destra bresciana.
Una volta entrati nelle loro stanze hanno portato via computer portatili, documenti e sequestrato bandiere naziste e manganelli. Le perquisizioni da parte della Digos facevano seguito a tre diverse scritte, apparse nella Bassa proprio nel giorno della memoria.
La prima a Leno, vicino all’istituto Capirola, dove qualcuno ha scitto “L’Olocausto non esiste!” aggiungendo anche una svastica alla fine. Il secondo a Manerbio, su una finestra al piano terra del Comune, dove è apparsa la scritta: “Sei milioni di bugie” riprodotta su un lenzuolo bianco. Infine, a Ghedi, dove un cartellone con la frase “La Shoah è una truffa” è stato appeso sopra il cavalcavia sulla statale lenese 668.
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