Nella partita per l’acquisizione del Brescia calcio, il capitolo finale è ancora tutto da scrivere. I conti correnti sono stati aperti, come promesso da Manenti, ma il presidente Corioni non se la sente ancora di dare l’affare per concluso, tant’è che sulle pagine del Corsera di Brescia ironizza: “Si, ma se dentro non ci sono i soldi è uguale”.
Chi ci sta lavorando dice che le prossime saranno ore decisive. “Al massimo domani ci sarà la fumata bianca e il Brescia potrebbe passare di mano”, fanno sapere dalla mapi Group che annuncia: “Il dettaglio dell’ora e del luogo esatto verrà comunicato a breve ma ci piacerebbe – rimarca uno dei manager dell’ad di Mapi Group – che l’annuncio potesse avvenire in concomitanza con una sessione di allenamento della prima squadra”.
Dal suo canto Corioni non canta ancora vittoria, e sulle pagine del Corsera di Brescia rispoinde: “Prima però bisogna comprare. Finora i soldi non si sono visti, io sono qua ad aspettare. Se arrivano, il Brescia è venduto. Certo, a volte penso che se solo tre o quattro industriali bresciani si mettessero insieme la società resterebbe in casa. E col settore giovanile che abbiamo, farebbero anche un bell’affare”.
Il presidente Corioni è talmente incerto sulla vendita della società a Mapi Group da aver spedito il suo ad Iaconi a Milano per l’inzio del calciomercato.
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