Confesercenti lancia la petizione «No Tares», considerata insostenibile per gli esercizi commerciali. Questo, come spiegano spiegano il direttore di Confesercenti Alessio Merigo e il vice Stefano Boni, dipende dal fatto che, complice la crisi, molti esercizi lavorano solo nei fine settimana e quindi una tassa automatica che non calcola queste situazioni specifiche è inadeguata. In media, nel 2013, un bar di 100 metri quadrati, paga di 1.729 euro l’anno, mentre un ristorante di 300 metri quadrati arriva a 6.380. La richiesta è quella di ridurre di almeno il 40% degli importi di ristoranti, bar, fioristi, fruttivendoli e pescherie; di differenziare le tariffe per dimensioni e per l’effettivo periodo di svolgimento dell’attività. La petizione andrà avanti fino al 14 febbraio ed è rivolta ai titolari delle attività interessate.
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