Caso vicino a una soluzione. Seppure ufficialmente non ci sia ancora alcuna dichiarazione da parte degli inquirenti, il caso del convoglio della metropolitana preso di mira dai writers al Prealpino sarebbe molto vicino ad una soluzione. D’altronde i responsabili del gesto hanno messo su Youtube le loro gesta, quasi a dire come essere rintracciati (ecco il video). Ma non solo: hanno pure un blog dove raccolgono le loro "imprese" (ecco il blog). Il gruppo di "taggatori" (i writers che non eseguono disegni bensì lasciano le loro firme su muri, mezzi pubblici etc.) non sarebbe ignoto alle forze dell’ordine, e sarebbe composto da giovani residenti in province vicine alla nostra, non bresciani dunque. Il loro marchio di fabbrica è la parola FAES.
Durante la presentazione del nuovo portale internet del Comune di Brescia (ecco la notizia) sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Brescia Emilio del Bono: «Mi aspetto nell’arco di qualche settimana una relazione dettagliata del comandante della municipale sulle attività messe in campo per contrastare il fenomeno. Occorre tolleranza zero su questi atti di inciviltà urbana. Siamo disponibili a dialogare con i writers che vogliono arricchire la città con la loro creatività, altra cosa è imbrattare i muri e i treni della metropolitana». La sfida è stata colta dall’assessore alla Sicurezza
Valter Muchetti, che ha promesso maggiori controlli e una campagna di sensibilizzazione pre prevenire il fenomeno.
(a.c.)
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