Inquinamento a Bedizzole: interrogazione M5S in Regione Lombardia
E’ stata depositata ieri, 20 dicembre, una interrogazione con risposta scritta rivolta alla Giunta della Regione Lombardia da tre consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle (Maccabiani, Corbetta e Fiasconaro). Obiettivo dell’interrogazione, si legge nella nota, è "comprendere fino a che punto l’ambiente è compromesso a Bedizzole e nei comuni limitrofi e, soprattutto, se esistono adeguati monitoraggio dell’inquinamento di terreno, aria (con particolare riferimento alle concentrazioni di PM10 e PM 2,5) e acqua (con particolare riguardo alle concentrazioni di cromo esavalente e metalli pesanti)".
L’interrogazione prende le mosse dallo studio dei cittadini del MeetUp/M5S di Bedizzole, che, grazie al GeoSocialForum www.q-cumber.org hanno rilevato una concentrazione di criticità ambientali (o "stressor") a Bedizzole, sul cui territorio operano 16 impianti di trattamento di rifiuti, 2 discariche, 2 impianti di trattamento metalli e 1 depuratore, oltre a 13 infrastrutture stradali e numerose industrie.
"L’impatto ambientale di tali stressor, inoltre, va cumulato alle numerose criticità presenti nei vicini comuni di Calcinato, Mazzano, Calvagese, Lonato, Prevalle, Nuvolera e Nuvolento: cave, aziende R.I.R. ( a rischio di incidente rilevante), discariche, impianti di trattamento rifiuti, siti contaminati e altri elementi antropici che possono avere ripercussioni ambientali e sulla salute e sicurezza dei cittadini. Nella Provincia di Brescia, inoltre, vengono smaltiti in discarica più del 50% dei rifiuti di tutta la Lombardia (dati ISPRA del 2009), e inceneriti almeno un terzo dei rifiuti di tutta la Regione (dati ISPRA del 2009). Alla Regione Lombardia, inoltre, si intende chiedere conto di studi epidemiologici sui residenti del comune di Bedizzole, per verificare la fondatezza delle voci che vorrebbero in questa zona una concentrazione preoccupante di tumori e linfomi non Hodgkin. In attesa della risposta da parte della Regione, di cui renderemo conto, auspichiamo che la salute dei cittadini sia considerata, finalmente, non solo come una voce della spesa pubblica, ma come un "fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività " (cit. Costituzione art. 32) da tutelare innanzitutto con la prevenzione e la gestione responsabile del territorio".