Che il livello di cromo esavalente nell’acqua dell’acquedotto sia sotto i limiti di legge è fuori discussione, ma per i genitori di sos scuola questo non basta. Preoccupati per gli effetti che il consumo prolungato di acqua potrebbe avere sui loro bambini ritengono che la sostanza cancerogena non dovrebbe proprio essere presente. E vorrebbero che la risposta arrivasse non dalle istituzioni locali (leggi Asl) ma da un ente terzo e garante come l’Istituto superiore di sanità. La richiesta alla Loggia sottolinea anche altri sue aspetti: per chiare ragioni ecologiche chiedono che le bottiglie d’acqua minerale fornite da un mese nelle mense scolastiche siano di vetro e non di plastica e inoltre che vengano reintrodotti i cibi biologici eliminati per ragioni di bilancio, per permettere l’acquisto di acqua in bottigliette anzichè quelle in brocca.
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