Allarme mafia a Brescia, Rolfi (Lega): da anni chiediamo una sede Dia in città

In merito all’allarme lanciato oggi dal capo della Procura Antimafia Nazionale, sul rischio infiltrazioni mafiose nel bresciano, e’ intervenuto il vice capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, Fabio Rolfi.

"Da diverso tempo – commenta Fabio Rolfi – denunciamo come il nostro territorio sia seriamente  esposto al rischio di infiltrazioni, come del resto è stato ampiamente dimostrato anche da diverse indagini. La prova di questa consapevolezza arriva da anni di nostre richieste in merito alla realizzazione di una sede operativa della DIA, capace di dare un più incisivo supporto agli investigatori, in una Provincia come quella di Brescia che già ospita la Corte d’appello distrettuale e la Procura antimafia. A questo proposito, come Lega Nord, ci teniamo a ribadire che siamo fermamente intenzionati a ripresentare la nostra proposta ad ogni livello istituzionale, convinti che si tratti di una necessità ormai improcrastinabile.
"Vale comunque la pena fare alcune considerazioni. In primo luogo appare chiaro come il Governo centrale, anziché potenziare, riduce e delegittima la lotta antimafia al Nord: solamente pochi mesi fa è stato chiuso il distaccamento DIA di Malpensa, privando così un importante aeroporto internazionale di un punto di controllo e prevenzione antimafia necessario e di indiscutibile utilità. Nonostante le richieste espresse all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia, il Governo Letta ha mantenuto il proprio atteggiamento di chiusura e indifferenza rispetto ad un problema tutt’altro che di scarso rilievo. Mi duole constatare che purtroppo sono davvero lontani i tempi della seria e ferma lotta alla mafia condotta dall’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni."
Ci sentiamo di condividere in toto l’allarme lanciato dal Procuratore Roberti, ma con altrettanta franchezza vogliamo ribadire la nostra convinzione che  l’antimafia vada fatta con azioni concrete di contrasto, non certamente con i soli proclami. Purtroppo però – conclude il vice capogruppo del Carroccio – oggi le denunce di magistrati, investigatori e cittadini onesti hanno, da parte di Roma, come unica risposta solo un silenzio assordante."