Anche quest’anno i proprietari dei terreni avvelenati dai Pcb della Caffaro dovranno versare l’Imu, nonostante siano da 13 anni terreni infruttuosi perché non coltivabili. La denuncia arriva, riportata dal Corsera, da Pierino Antonioli, proprietario di 7 ettari di terreni in via Rose di Sotto e coltivatore diretto in pensione. «Giovedì mi è arrivata la cartella Imu da oltre 400 euro – spiega al quotidiano-. Proprio come l’anno scorso. Il pagamento della tassa scade il 16 dicembre. Che cosa dovevo fare? Mi sono arrabbiato ma venerdì l’ho pagata. Ma non è giusto, questo sì lo posso dire ad alta voce. È una vergogna».
Sui suoi terreni verrà sperimentato il metodo di bonifica dell’Ersaf, la bioremediation, sperimentazione che durerà 4 anni e che non prevede alcun rimborso. Antonioli oltre all’Imu, ha dovuto pagare anche le spese legale per la causa civile intentata contro la Caffaro . Ma l’azienda nel 2009 è fallita e quindi i rimborsi sono un miraggio.
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