Sabato 9 novembre 2013 si è svolto il presidio sotto la Prefettura organizzato dal Centro Sociale 28 maggio di Rovato, dal Partito della Rifondazione Comunista e dal Comitato cittadini per la Costituzione di San Vigilio Concesio. I militanti hanno presentato un esposto al Prefetto per chiedere la chiusura, si legge nella nota, “di tutti i covi fascisti sul territorio bresciano”. Durante la giornata di sabato non sono mancati momenti di tensione tra un gruppo di skinhead e gli attivisti del centro sociale 28 maggio. Verso sera si sono incontrati in via Trieste ed è iniziata una rissa, fermata solo dallintervento della Polizia.
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE DEL CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO
Abbiamo presentato un esposto al Prefetto per chiedere la chiusura di tutti i covi fascisti sul nostro territorio dopo: il Sabato Fascista organizzato da Casa Pound a San Vigilio, il presidio di Forza Nuova per festeggiare a suo modo le 363 vittime della strage di Lampedusa al crocevia di Sarezzo, i gravi attentati alla sede di Rifondazione Comunista di Lonato e al Centro Sociale 28 maggio di Rovato, le ripetute provocazioni al quartiere Carmine di Brescia.
Il clima di tensione latente si è accentuato quando abbiamo pubblicizzato il presidio su facebook; sui social network sono infatti comparse ripetute minacce, insulti e inviti ai camerati alla partecipazione al nostro presidio con i sampietrini.
Nella notte antecedente il presidio sono comparsi nel quartiere Carmine e nei pressi del luogo del presidio volantini oltraggiosi sempre riconducibili ai fascisti, tutto questo a dimostrazione che lallerta che abbiamo voluto lanciare con il nostro esposto al Prefetto è legittima e oltremodo urgente.
Questo clima di tensione evidente avrebbe dovuto allertare le forze dellordine, che invece non sono state in grado di gestire le ripetute provocazioni dei nazifascisti presenti da ore nelle vicinanze del luogo del presidio e durante il suo svolgimento.
La questura non ha pensato che fosse utile isolare questi soggetti per renderli inoffensivi, creando i presupposti di una provocazione che ha generato un contatto che poteva essere evitato.
Lintervento tardivo e inefficiente della Celere ancora una volta si è scatenato contro i compagni e le compagne del presidio che tentavano di evitare un inasprimento della situazione.
Una nostra compagna è stata brutalmente manganellata sulla fronte, riportando un grosso ematoma e la rottura degli occhiali che fortunatamente non le ha lesionato gli occhi.
Limpressione che abbiamo è che lo scontro, chiaramente prevedibile, era auspicato per mettere in ombra e ridurre mediaticamente la nostra azione politica antifascista, azione che con lesposto al Prefetto chiede unurgente presa di posizione della massima autorità di Governo del territorio sul tema del rispetto della nostra Costituzione senza se e senza ma, come scritto nella copertina dellesposto stesso:
Brescia, mortalmente colpita con la strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974, chiede ancora che ai suoi morti venga data verità e giustizia. Pertanto non possiamo tollerare che formazioni di chiara ispirazione fascista siano presenti sul nostro territorio promuovendo come da sempre POLITICHE DELLODIO NEI PERIODI DI CRISI!
A BRESCIA : IN FONDO A DESTRA dobbiamo avere solo serrande chiuse!!!
Centro Sociale 28 maggio di Rovato
Partito della Rifondazione Comunista
Comitato cittadini per la Costituzione di San Vigilio Concesio
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