Com’era previsto, le tante videocamere posizionate in centro hanno ripreso tutto. Contrariamente a quello che si pensava dietro alle numerose scritte sui muri di abitazioni private, su alcune automobili in sosta, sui ponteggi dell’Istituto Gambara e sui muri della chiesa di Santa Maria in Calchera non c’è un gruppo di teppisti ma una persona sola. Probabilmente si tratta di un giovane, che al momento del raid, intorno alle 5 della notte tra sabato e domenica (leggi la notizia), indossava una felpa scura con cappuccio calato sul capo.
Le immagini sono state acquisite dai carabinieri della caserma di piazza Tebaldo Brusato, e sono al vaglio degli specialisti. Sarà difficilissimo risalire all’identità del vandalo, il parroco della Chiesa e i privati cittadini che hanno sporto denuncia probabilmente dovranno rassegnarsi. Possono però attingere al fondo comunale per i risarcimenti che spettano a coloro che sono vittime di questi episodi: il fondo, del valore di 100mila euro, è stato istituito dalla precedente amministrazione (leggi la notizia).
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