Fa discutere il caso di Manerbio, comune sull’orlo del tracollo finanziario, in cui la nuova giunta di centrosinistra ha deciso di imitare il contestato provvedimento di Adro che vieta mensa e trasporti scolastici a coloro che non sono in regola con i pagamenti. “Sarà ammesso alla mensa e allo scuolabus solo chi è a posto con i pagamenti delle tariffe – ha dichiarato in consiglio comunale la presidente della commissione Pubblica istruzione Annamaria Bissolotti – inoltre saranno promossi controlli periodici e incisivi sullo stato dei versamenti di tariffe e rette”. A contestare il provvedimento (all’opposto di Adro) l’ex assessore di centrodestra Cristina Cavallini che ha ricordato come in precedenza “nessun alunno è rimasto senza pasto o ha dovuto andare a scuola a piedi” perché “le famiglie in arretrato con i pagamenti venivano invitate a saldare la pendenza con una lettera o a presentarsi in Comune per valutare caso per caso”.
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