Nessuna minaccia, nessuna pressione, nessuna costrizione: semplicemente non amava allenare il Brescia. Così Marco Giampaolo ha risposto al poliziotto della squadra tifoserie della Digos bresciana inviato alla Questura di Teramo per fare chiarezza sulle interviste rilasciate da Giampaolo a commento delle sue dimissioni, 3 settimane fa. Come riporta il Bresciaoggi Giampaolo ha affermato che non ci sono state minacce, ma una situazione insostenibile causata dalla società che lo avrebbe lasciato solo in quel famoso incontro con gli ultrà. Sentiva la diffidenza e non credeva che la squadra fosse all’altezza delle aspettative societarie. Dopo il colloquio di ieri la Digos di Brescia sembra avere tutti gli elementi per chiudere la cosa.
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