In Valcamonica è scattata l’emergenza prostituzione. Il lavoro più antoco del mondo sta preoccupando non poco le istituzioni dei comuni camuni, specie di Boario, Artogne e Piancamuno dove si concentra la maggior parte delle meretrici da strada. Secondo quanto riporta il Giornale di Brescia, il fenomeno avrebbe anche delle ondate di ritorno, vale a dire prostitute provenienti dai paesi slavi in aumento rispetto a quelle nigeriane.
Il quadro è talmente preoccupante che don Danilo Vezzoli, responsabile della Caritas di Darfo, ha affermato: “il fenomeno è tornato alla grande” e il sindaco di Darfo ha aggiunto “qui la situazione sta peggiorando moltissimo”. A ciò si aggiunge il fatto che il fenomeno ha iniziato ad interessare tutto l’arco della giornata e non solo le ore notturne. Evidentemente le abitudini dei “clienti” camuni sono cambiate e al posto della pausa pranzo ora preferiscono la “pausa sesso” .
Esistono anche dei luoghi maggiormente “frequentati”: Boario centro, la zona dietro la Consolata fino all’area industriale, ma anche i comuni vicini di Artogne e Piancamuno.
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