Come non perdere il rapporto diretto con la gente dopo che le circoscrizioni spariranno del tutto? Come riavvicinare la distanza tra il governo della Loggia e la base dell’elettorato? Secondo Marco Fenaroli, assessore con la delega alla Partecipazione, la strada è una sola: ritornare ai consigli di quartiere.
Fenaroli ha presentato ciò che ha in testa durante la seduta della Commissione Politiche di Sicurezza e Decentramento, anticipando ciò che formalizzerà tra un mese in maniera più organica. L’idea è quella di coinvolgere direttamente i 33 quartieri storici della città istituendo consigli di collegamento con il Consiglio Comunale della Loggia. Ogni consiglio decentrato potrebbe contare una decina di membri, eletti partendo da un listone unico, senza apparentamenti politici, dai cittadini residenti con almeno 16 anni di età, compresi tutti gli stranieri, senza un numero minimo di anni di residenza o cittadinanza. Ogni consiglio potrebbe rimanere in carica 3 anni, in modo da essere completamente scollegato dai mandati amministrativi comunali.
Quali i compiti previsti da Fenaroli per i nuovi organi? Consultivi innanzitutto, per portare in Loggia, dove i delegati dei consigli potrebbero partecipare a incontri mensili, le istanze della base in merito al bilancio e alla destinazione delle risorse, ai piani sociali e di diritto allo studio ma anche ai grossi interventi edilizi che coinvolgerebbero i quartieri.
(a.c.)
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