Creare una classe dirigente in grado di dare risposte: Gregorio Gitti, deputato bresciano di Scelta civica non risparmia parole critiche, durante il congresso di Gardone Riviera, ai maggiori partiti italiani e ribadisce, di fronte al «fallimento della rappresentanza politica del Pdl, la contradditorietà del Pd e l’evanescenza dei movimenti populistici»,  la volontà di Scelta Civica di dare nuovo slancio al Paese, con un «piglio rivoluzionario, perché tendiamo alla verità e puntiamo a un’Italia inserita in Europa, mentre a Roma mi sono trovato di fronte a un provincialismo sorprendente». «La politica italiana ha smarrito le risposte delle ideologie del passato e da tempo non si pone più domande: l’Italia è una Paese allo sbando, istituzionale, economico e sociale». Parole riportate dal Bresciaoggi che appaiono profetiche, insieme a quelle pronunciate da Mario Monti, rispetto ai fatti che da lì a poco si sarebbero verificati, con le dimissioni in blocco dei ministri del Pdl su indicazione del loro leader Silvio Berlusconi.

Continua Gitti: «L’Italia si regge per la tenacia di alcuni uomini e donne che stanno vestendo i panni scomodi dei salvatori della patria e operano senza rete di protezione e senza tornaconto personale. Ma la situazione non può più reggere a lungo, bisogna reagire partendo dalla rappresentanza politica, con due tasselli fondamentali: riuscire a fare sintesi delle richieste del Paese e formare una classe dirigente capace di dare risposte». L’idea è che il partito nato su ispirazione di Monti diventi la nuova casa dei moderati.

Scelta Civica si è data una lista di temi che vuole affrontare: da un’agenda digitale per dare nuovo slancio alle imprese e all’università, alle riforme costituzionali che alleggeriscano il sistema istituzionale italiano, dalla riforma della giustizia a una legge elettorale che selezioni persone meritevoli. E su questo ultimo tema è intervenuto uno dei "saggi" nominati da Napolitano, Violante che ha spiegato la necessità di riformare «il nostro sistema istituzionale, caratterizzato "da un policentrismo anarchico: dobbiamo mettere ordine nelle competenze dei vari Enti dello Stato", illustrando il progetto dei saggi, cioè un sistema proporzionale a doppio turno con uno sbarramento al 5 per cento e un premio di maggioranza.

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Redazione BsNews.it

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