Rolfi, Molgora, Sabbadini e oltre mille cittadini alla fiaccolata per Elena Zanola
Un grande attestato di fiducia e di stima da parte dei compagni di partito, ma anche la dimostrazione tangibile della vicinanza di molti cittadini. Erano più di mille le persone che ieri sera hanno partecipato a Montichiari alla fiaccolata in solidarietà del sindaco Elena Zanola, agli arresti da una settimana. Dal piazzale del palazzetto Palageorge sino al Municipio si è snodato un lungo serpentone pacifico, senza cartelli di partiti anche se l’identificazione dei partecipanti con il popolo leghista era chiara, soprattutto grazie alla partecipazione dei maggiori esponenti locali del Carroccio.
A sfilare assieme ai cittadini c’erano tra gli altri il segretario cittadino della Lega Nord Paolo Sabbadini, il consigliere regionale Fabio Rolfi e il presidente della provincia Daniele Molgora, che ai cronisti di Bresciaoggi – l’articolo è presente sul numero in edicola stamane – ha detto: «Se il metro di valutazione fosse quello applicato a Elena Zanola dovrebbero finire agli arresti la metà degli amministratori pubblici. Cercare di strappare ad attività ad alto impatto delle compensazioni vantaggiose per la propria comunità direi che è un dovere, non un reato. Magari il sindaco di Montichiari ha cercato di praticare un pressing con metodi poco ortodossi, ma da qui ad arrestarla ce ne passa. Casi come questi rischiano di avere un effetto devastante sulla vita amministrativa, ovvero allontanare dalla politica le persone oneste e spalancare gli enti locali ai professionisti dell’intrallazzo».
Alla fiaccolata ha partecipato anche Mauro Galeazzi, ex assessore comunale a Castelmella, finito in carcere nell’ambito di una inchiesta per corruzione e poi prosciolto da ogni accusa. Il suo nome negli ultimi giorni è spesso tirato in ballo da esponenti leghisti, sia a Montichiari per l’arresto della Zanola sia a Chiari per quello di Moretti, per ricordare che un conto sono le accuse e un altro le condanne.
(a.c.)