Porsche pagata con assegni falsi: imprenditore milanese truffato a Brescia
Voleva vendere la sua Porsche e nonostante abbia cercato di essere più cauto possibile la truffa ha avuto luogo. Un imprenditore milanese, Paolo, ha messo un annuncio sul web: in vendita la sua 977 per 55mila euro. Si fa vivo un compratore, l’imprenditore verifica e sembra tutto in regola. Il presunto acquirente dice di essere un imprenditore di Venezia. Il proprietario della Porsche verifica la mail e sembra tutto regolare. In realtà quell’indirizzo fornito aveva un punto in più, che mancava in quello originale dell’imprenditore veneziano all’oscuro di tutto a cui avevano rubato l’identità. Ma il proprietario dell’auto non se ne accorge: fissano di incontrarsi a Brescia. L’appuntamento slitta e alla fine i due si accordano per mercoledì alle 15. Si presenta un uomo, che dice di essere lo zio del presunto compratore, perché l’imprenditore veneziano fasullo era rimasto bloccato nel traffico. A questo punto lo "zio", riporta il Giornale di Brescia, propone «Andiamo in via Micheli, è più comodo» e i due si trasferiscono all’anagrafe decentrata dell’ex circoscrizione, a Lamarmora. Ma manca la marca da bollo e lo "zio" va a comprarla, ma intanto le banche chiudono. Così Paolo prende gli assegni circolari, ma non può verificarli. La truffa la scoprirà solo il giorno seguente: sono falsi.