Mario de Biasi, il fascino del particolare da Ken Damy
Mario De Biasi ha inquadrato nel suo obiettivo tutto il meglio e tutto il peggio della vita
in oltre mezzo secolo di professione, ha dato in pasto alle sue pellicole tutto quel che
il mestiere di reporter nel mondo e del mondo gli ha messo e a volte scaraventato davanti agli occhi.
Ma è quasi facile essere bravo quando la realtà ha una terribile, anche macabra forza
o è sublime per portata d’immagini che al fotografo vengono "servite in tavola".
Più difficile è raccontare per immagini la quotidianità che si vede dalla propria finestra.
Saperlo fare, come diceva Flaubert, è già essere veri scrittori. Saperlo fare, con l’obiettivo,
è essere grandi fotografi. De Biasi è uno fra i pochi ad esserlo anche sotto casa, anche
quando non c’è evento o, meglio, l’evento lo devi far emergere dalla normalità.
Guido Vergani
Con "Il fascino del particolare" De Biasi dimostra uno sguardo attento alla ricerca del particolare:
un particolare significante, anche se molte volte ai limiti dell’astrazione. Mario De Biasi dimostra
con questo lavoro la sua conoscenza della storia dell’arte; dimostra una padronanza formale e
compositiva assoluta; dimostra che il minimalismo se controllato con lucidità può significare anche altro.
Estraniare dal contesto un frammento di vita, congelandolo con amore significa per Mario ricreare dal nulla
un’opera d’arte.
Ken Damy
spazio contemporanea
corsetto sant’agata 22 loggia delle mercanzie piano interrato brescia Italy
metropolitana ken damy vittoria
la mostra resterà aperta dal giovedì al sabato dalle 15,10 alle 19,30
fino al 30 novembre 2013
info@museokendamy.com