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La mostra inaugurale dell’AAB: Horacio Garcia Rossi

Oggi alle ore 18 presso la sede dell’AAB in vicolo delle Stelle, 4, verrà inaugurata la mostra Horacio Garcia Rossi (1929-2012). Una retrospettiva. La rassegna apre la nuova stagione e prosegue la fortunata serie dedicata al collezionismo di arte contemporanea della nostra provincia che ha già proposto artisti come Kolàr, Demarco, Guerreschi, Fontana, Munari, Birolli, Zigaina, Dorazio, Vedova, Fieschi, Adami, Baj, Veronesi, esponenti della Nuova Figurazione, del Futurismo, dell’Informale, dell’Arte cinetica e della Poesia visiva, della Pop Art italiana. Curatore dell’esposizione, che durerà dal 21 settembre al 16 ottobre, è il professor Paolo Bolpagni.

Horacio García Rossi è uno degli indiscussi protagonisti di una gloriosa stagione, e omaggiarlo a un anno dalla morte, a Brescia – dove fu spesso, dove aveva nella Galleria Sincron di Armando Nizzi un centro di diffusione e importante appoggio, dove ha coltivato affezionati collezionisti ed estimatori –, è sembrato doveroso. Era nato a Buenos Aires e studiò nella propria città, conoscendo Julio Le Parc e Hugo Demarco (cui possiamo aggiungere Francisco Sobrino, spagnolo di nascita ma formatosi anche lui in Argentina): una “nidiata” di eccezionali sudamericani, che poi si trasferì in massa a Parigi, ancora attrattiva capitale internazionale. García Rossi ci arriva nel 1959, passando per un periodo a Bruxelles (e in mostra all’AAB ci saranno due rare tempere su cartoncino risalenti proprio al soggiorno belga, rispettivamente del giugno e dell’agosto di quell’anno). Già nel luglio 1960 figura tra i cofondatori del CRAV (Centre de Recherche d’Art Visuel), la compagine che, creata da una decina di artisti, si restringe nel 1961 a sei esponenti, trasformandosi nel più noto GRAV (Groupe de Recherche d’Art Visuel). García Rossi è stato uno dei protagonisti di quell’epoca: ne ha attraversato i momenti salienti, le lotte e le esplosioni ludiche, la sua esperienza artistica è stata lunga e felice, e l’ha condotto, a partire dalla fine degli anni Settanta, a trattare in particolare il problema del rapporto tra luce e colore, e della sua resa in termini pittorici. Un percorso limpido e brillante, che la mostra tenterà di delineare tramite le opere provenienti dalle collezioni bresciane.

Con questa esposizione l’Associazione Artisti Bresciani partecipa alla nona edizione della “Giornata del contemporaneo”, organizzata da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), che si svolgerà il 5 ottobre. L’AAB viene quindi equiparata ai musei come riconoscimento della sua programmazione e figura nel catalogo che accompagna la manifestazione.

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Redazione BsNews.it

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