Il gruppo consigliare della Lega Nord interviene sulla comunicazione del sindaco Del Bono in merito alla vendita del 45% del capitale sociale dell’azienda di via Lamarmora.
“Eravamo e resteremo contrari a qualsiasi ipotesi di alienazione in blocco dell’azienda, anche qualora il comune conservasse il 51% come dichiarato dal sindaco" ha affermato il capogruppo Fabio Rolfi "perché così facendo si favorirebbe l’ingresso in azienda delle grande industria capace di controllare l’azienda anche da una posizione di minoranza”.
“La Centrale del Latte, forse l’unica azienda comunale rimasta nel settore, e’ un’azienda in ottima salute, che da utili e che li reinveste sul territorio e che occupa una posizione centrale nel mercato” ha proseguito Rolfi. “Annunciare una vendita in questo modo senza presentare un piano industriale che si ponga il problema di mantenere il legame strategico dell’azienda con il suo territorio, che è il tratto distintivo ed il punto di forza allo stesso tempo di Centrale, è dannoso sia per le casse comunali che per l’immagine dell’azienda” ha ribadito il capogruppo lumbard. “Noi rilanciamo l’idea dell’azionariato popolare, ossia della vendita di piccole quote del capitale sociale per favorire l’ingresso dei produttori del territorio, anche in forma consorziale, per tutelare un indotto che altrimenti rischia di essere soppiantato dal latte straniero ed ancorare a Brescia questa azienda, voluta e difesa per decenni dai bresciani. E che ora pare sia diventata solo uno strumento per fare cassa” ha concluso Fabio Rolfi
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