L’unico suo problema ora sarà quello di decidere se rimanere in Italia, lontano dalla strada, o fare ritorno in Romania, il suo paese lasciato per seguire il sogno di una vita migliore in Italia. La triste storia di una ragazza di soli 19 anni, storia purtroppo simile a quella di tante altre connazionali, è venuta alla luce grazie alla sua volontà di dire basta, di cambiare vita.
La giovane venerdì sera era al lavoro, come sempre, nei pressi del supermercato Mercatone Uno di Castegnato. Al passaggio di una pattuglia dei carabinieri, fermatasi per un controllo di ruotine, si è fatta coraggio ed ha chiesto aiuto per porre fine alla sua vita da sfruttata. Per non insospettire i suoi protettori, la giovane è stata caricata in auto e portata in caserma dove ha potuto raccontare tutto.
Residente insieme ad altre colleghe in un hotel della Mandolossa, ha descritto il suo sfruttatore e l’auto sulla quale viaggia. I militari di Gussago e quelli di Ospitaletto, in borghese, sono tornati in strada fino a che hanno individuato l’uomo al volante di un’Audi A4. Fermato il veicolo, che aveva a bordo altri due rumeni, i carabinieri hanno arrestato il 26enne e segnalato i passeggeri per contraffazione di prodotti industriali, avendo trovato nel loro albergo di Castegnato 60 telefoni cellulari di marche non corrispondenti a quelle per le quali erano spacciati. Il 26enne è ora in attesa di processo, mentre la ragazza che l’ha denunciato è finalmente libera.
(a.c.)
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