“Segretario della Fondazione Cogeme messo alla porta. Il sospetto: Troppo impegnato nell’opposizione alle autostrade inutili?”. Con una nota anche Legambiente Lombardia interviene sul caso del licenziamento dell’ex segretario della Fondazione Cogeme Simone Mazzata parlando di una “ritorsione” della società nei suoi confronti.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Mentre il governo regionale della Lombardia si appresta a sferrare un nuovo attacco al suolo agricolo, promuovendo la costruzione di nuove inutili autostrade nel cuore della Pianura Padana, vengono tappate le bocche agli ambientalisti che si oppongono a queste infrastrutture.

Simone Mazzata, portavoce del gruppo “Gli Amici di Nonna Quercia”, che da anni si batte per la tutela del territorio tra Cremona e Piacenza minacciato dalla costruzione del Terzo, inutile, Ponte sul Po voluto dalla società Centropadane, è stato licenziato dalla fondazione della multiutility bresciana Cogeme, azienda formata da 70 comuni della Franciacorta (Bs) la cui holding di riferimento opera nel territorio di diverse province lombarde, tra Pavia, Lodi, Cremona e Brescia. Mazzata è assunto da 20 anni e da 10 è segretario della Fondazione Cogeme, e per impegno personale ha portato avanti alcune battaglie importanti a livello regionale.

Sul territorio si è adoperato in questi anni per favorire una presa di coscienza sui temi della sostenibilità da parte degli enti locali, costruendo e animando progetti di sostenibilità nella governance territoriale. Con il cambio alla guida di COGEME e l’insediamento della nuova maggioranza capeggiata dal senatore leghista Raffaele Volpi (nuovo Presidente della Fondazione Cogeme) Mazzata viene prima demansionato e, dopo aver svolto "un’azione civile contro la discriminazione” nei confronti di Cogeme e della stessa Fondazione, è stato licenziato per le sue battaglie in campo ambientale. Volpi ben conosce Mazzata per essere stato, per un anno, commissario della lega a Cremona e tra i massimi sostenitori del terzo ponte sul Po. In questa veste aveva conosciuto gli ‘amici di Nonna Quercia’ (l’albero secolare divenuto simbolo della battaglia contro l’opera inutile) e il loro portavoce Simone Mazzata. Per questo il licenziamento ha il sapore di una ritorsione.

"C’è bisogno che Cogeme e la sua Fondazione recuperino quella sensibilità e quell’attivismo civico e costruttivo verso i problemi dell’ambiente e del territorio, che sono stati il suo aspetto più caratterizzante in questi anni, risultando premianti anche sotto il profilo dell’affidabilità dell’impresa verso gli Enti Locali presso cui COGEME opera".

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Redazione BsNews.it

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