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Cantina in zona Dossello (Iseo), Legambiente: ora i nodi vengono al pettine

Sono di questi giorni due lettere di protesta inviate al Comune di Iseo e alla Comunità Montana del Sebino bresciano in cui vengono segnalate situazioni di pericolo e di dissesto idrogeologico per effetto della costruzione di una cantina agricola interrata sul cocuzzolo della montagna denominata villa Elisa al Dossello di Iseo. Da una parte i proprietari dei terreni sopra la cantina denunciano lo sbancamento che ha originato una scarpata alta tre metri senza le opere di sostegno necessarie e dall’altra la raccolta di firme dei proprietari delle case sotto la cantina che denunciano la manomissione del suolo della strada di via Dosssello e gli effetti che si riversano sui terreni e sul bosco circostante. Lo scorso anno si è aperta una istruttoria per un  abuso edilizio nel corso della costruzione della cantina, oggi emergono nuovi problemi, “questa cantina non si poteva fare in una zona tutelata e affiancante un’area residenziale – denuncia Legambiente in un comunicato –  che lo scorso anno aveva inviato un esposto alla Procura della repubblica di Brescia sostenendo tra l’altro:”

sul cocuzzolo della montagna, in un’area che era un bosco , vincolata paesaggisticamente, di delicato impatto ambientale ed idrogeologico ,la società agricola di recente  costituzione sta facendo costruire  sulla sommità della collina in località Dossello (Iseo) una cantina.  Questa società ha aperto in data 14 aprile 2011 un SUAP (sportello unico attività produttive) per la realizzazione di una cantina su di un lotto la cui superficie è di 10.460 mq. La cui volumetria  è di 2.523mq.  per  complessivi 1.364mq.  di intervento edilizio. La cantina è in parte scavata nella montagna, un bosco è stato tagliato stata dove la vista  aerea del lago è stupenda. La sua accessibilità è difficoltosa date le forti pendenze per raggiungerla  sopra la frazione del Dossello. Le strada è piccola e non consente un agevole transito  delle macchine agricole e degli automezzi con rimorchi che normalmente sono in uso nei piazzali delle cantine. Davanti alla cantina non esiste un piazzale di manovra. Normalmente le cantine, non solo in  Franciacorta, sono poste in pianura dove c’è una maggiore facilità operativa e logistica, minori costi di gestione e minori perditempi". “Quando le licenze urbanistiche aggirano le regole e si approvano interventi impossibili i nodi vengono al pettine e le conseguenze possono essere disastrose per il territorio, per l’ambiente e per le abitazioni circostanti”, ha commentato Dario Balotta presidente di Legambiente del basso Sebino.

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Redazione BsNews.it

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