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Ordinanza Caffaro, Margaroli (Pdl): pubblicità ingannevole dell’Amministrazione Del Bono

Con una lettera inviata a ogni famiglia residente all’interno all’Sito Nazionale Caffaro, l’amministrazione Del Bono annuncia il piano di bonifica pcb. Da oggi, i tre colori, rosso, giallo, azzurro.  saranno esposti sui cancelli dei parchi cittadini, ad indicarne pericolosità e livello di inquinamento. "Un colpo basso per chi, con fiducia, ha creduto alle promesse di bonifiche “rapide e risolutive”" dichiara Mattia Margaroli (Capogruppo del Pdl in Loggia).

Di seguito il comunicato integrale

Prossimamente, i residenti dell’area Caffaro riceveranno una lettera intitolata "Piano di bonifica area Caffaro". Una lettera che appare, finalmente, concreta realizzazione delle promesse fatte in campagna elettorale. Dura la sorpresa di chi, aprendo la busta, ne scoprirà il contenuto: nessun accenno all’agenda di intervento. Nella lettera, il solo racconto della nuova ordinanza sindacale: d’ora in avanti, all’ingresso dei parchi, troveremo insegne Rosse, Gialle e Azzurre.

Un semaforo certamente più carino, ma il Piano di bonifica dov’è? In campagna elettorale, il Signor Sindaco ha più volte dichiarato che sarebbe stato in grado di portare a Brescia le risorse necessarie alla bonifica. Una somma stimata intorno ai 200 milioni di euro, che il Sindaco garantiva in tempi brevissimi. Ma l’incontro con il Ministro dell’ambiente ha subito smorzato gli entusiasmi: l’onorevole Orlando ha parlato di 1 milione di euro, ma senza garanzia alcuna.

Questi sono i fatti! Stretta all’angolo, l’Amministrazione ha pensato bene di attuare una vera e propria campagna di marketing, il cui titolo recita "La vostra salute è la nostra priorità".

Permettetemi di dichiarare che è solo pubblicità ingannevole! Evitando di aderire ai vecchi schemi politici che presentano una minoranza critica a prescindere, chiarirò meglio la mia posizione nel solo interesse di chi, da ormai troppi anni, vive una situazione di immenso disagio.

Innanzi tutto si sarebbe dovuto capire perché, dal lontano 2003, tutte le Amministrazioni Comunali hanno inteso reiterare l’ordinanza sindacale basata sull’Analisi del Rischio emanata proprio allora.

L’ordinanza andava reiterata, evitando di sminuire il problema e di suddividere fittiziamente l’area a rischio: AREA ROSSA – vietato l’accesso, AREA GIALLA – fruire con limitazioni,

AREA AZZURRA – fruire senza problemi.

La conseguenza più plausibile, nonché preoccupante, di un tale disvalore è la probabile sottovalutazione del problema da parte del Ministero dell’Ambiente, e dunque una diminuzione significativa dei finanziamenti (come del resto è già avvenuto).

Da non dimenticare che l’attuale ordinanza cataloga come “aree a inquinamento medio” quelle  aree che registrano valori fino a 10 volte superiori rispetto a quelli riscontrati a Taranto.

Attraverso quale criterio si arriva a questa conclusione?

In questa delicata fase non era necessario modificare l’ordinanza esistente, Si sarebbe altresì rivelata utile un azione politica autorevole del Sindaco, finalizzata al reperimento delle risorse necessarie alla bonifica.

 

Mi auguro vivamente che in futuro non cambino le dimensioni della cartellonistica. Questo al fine di prevenire altre inutili campagne pubblicitarie per  informare i cittadini che questa amministrazione ha modificato, oltre che i colori, anche i centimetri dei cartelli. Infine voglio condividere quanto espresso da Marino Ruzzenenti, ossia: “In campagna elettorale era stata annunciata una svolta nella gestione del “Caso Caffaro”. Ma dalle prime mosse, purtroppo, più che una svolta sembrerebbe un deragliamento. La nuova Amministrazione appena insediata ha sfoderato la “bacchetta magica” e d’incanto giardini privati e pubblici altamente contaminati da PCB e diossine, anche molto al di sopra dei limiti previsti dalla tabella A per “siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale”, in una dimensione che va da 10 ad oltre 80 volte, sono tornati ad essere fruibili, purché “inerbiti”, ovvero coperti di erba. Molti cittadini sono rimasti sconcertati. Forse con qualche ragione” (Cit.)

Ciò per far comprendere all’attuale maggioranza che non esiste alcuna divisione a prescindere, esiste solo il buon senso di chi vuole risolvere davvero i problemi.

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Redazione BsNews.it

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