Con un comunicato il capogruppo del M5S di Brescia, Laura Gamba, commenta la recente ordinanza che regola in base ai colori l’accesso alle aree inquinate da Pcb nella zona limitrofa alla Caffaro.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:
L’ordinanza presentata ieri dall’assessore e dal Sindaco, in Commissione Ambiente ed Ecologia, non soltanto solleva molti dubbi e perplessità riguardo la sua efficacia, l’effettiva applicabilità e i controlli sulla sua osservanza ma insinua interrogativi fondati sul vero obiettivo che essa intende perseguire. Il M5S, per voce del suo consigliere Laura Gamba, intende sollevare una serie di pregiudiziali sulla presunta fruibilità dei parchi secondo la classificazione proposta nel documento.
Le note dell’Asl di giugno 2013 hanno modificato la precedente ordinanza richiedendo espressamente di inserire riferimento esplicito ai limiti massimi consentiti per le aree industriali dal testo Unico dell’Ambiente
In sintesi è stato richiesto di "perfezionare" il punto 1.3 dell’ordinanza inserendo il riferimento alla Tabella B (allegato 5 al Tit. V del D.Lgs 152/06) che riguarda appunto le zone industriali con paremetri in alcuni casi di ottantatre volte più alti rispetto alle zone residenziali.
Un esempio più specifico, per le diossine si passerebbe da 10 ng/kg (tab. A) a 100 ng/kg (tab. B ), e per i PCB da 60 microgrammi/kg (tab. A) a 5.000 microgrammi/kg (tab. B) e ancora, si continuano ad ignorare i PCB-DL (Policlorobifenili diossina-simili ).
Tutto questo dovrebbe indurre ad una riflessione sulla opportunità di concedere con tanta premura l’utilizzo dei parchi per quella che sembra essere una azione di propaganda, molto più che una misura cautelare, nonché un intervento sedativo per abbassare la soglia di attenzione verso il problema della bonifica vera e propria.
Laura Gamba dichiara inoltre la propria insoddisfazione in quanto l’ordinanza non tiene in nessun conto dell’aggravante di rischio costituita dalla recente classificazione dei PCB tra gli inquinanti ‘cancerogeni certi per l’uomo’,
Allarma inoltre il silenzio nel quale la maggioranza in regione accoglie la mancata esenzione delle agenzie per l’ambiente dalla spending review.
Questa scelta, per noi sconsiderata e criticata anche dal M5S al Pirellone, potrebbe mettere a serio rischio gli stanziamenti per le promesse analisi ambientali e sulla cittadinanza che dovrebbero riguardare anche i bambini.
Ci chiediamo inoltre se e per quanto gli strumenti di controllo , messi in atto dall’Amministrazione possano essere efficaci quando, di fatto, la passata ordinanza Corsini ben più restrittiva ha portato comunque al sequestro delle aree inquinate.
Non vorremmo, ci impegneremo affinchè ciò non accada, che passasse un messaggio distorto secondo cui le bonifiche possono essere continuamente posticipate a patto che i parchi siano sempre ben ‘inerbiti’ e il terreno non venga toccato.
Non lasceremo che questo diventi l’alibi sempre valido per rinviare all’infinito l’azione di bonifica.
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