“C’è sorpresa – commenta il Presidente di AIB Marco Bonometti – per la sentenza della Corte Costituzionale che attribuisce il potere di rappresentanza anche a chi non firma i contratti, capovolgendo indirizzi precedentemente espressi. Considerando le incertezze che questa decisione genera, Aib ritiene sia quantomai urgente un intervento rapido e chiarificatore del legislatore: l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori infatti, così com’è formulato, si presta ad interpretazioni difformi, che generano dubbi, alimentando nelle relazioni industriali una mancanza di certezze di cui non c’è assolutamente bisogno. Riteniamo sia indispensabile – per non danneggiare le imprese ed un Paese come l’Italia nel quale fare impresa è sempre più complicato – che il legislatore definisca un criterio di rappresentatività univoco, garantendo l’applicazione degli accordi e la libertà di contrattazione. Aib – conclude il Presidente Marco Bonometti – ritiene che il parere della Corte Costituzionale vada nella direzione opposta rispetto alle necessità di metter al centro delle relazioni industriali la cultura della responsabilità, una cultura dimenticata negli ultimi anni, in cui il sindacato ha scelto di dire sistematicamente no, prigioniero di ideologie ormai anacronistiche e lontane dalla realtà”.
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