Arriverà entro la fine della settimana la decisione del tribunale del riesame sulla richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati di Anas El Abboubi, il 21enne marocchino arrestato il 12 giugno scorso a Vobarno con l’accusa di addestramento con finalità di terrorismo.
Tra gli elementi che hanno portato al suo arresto vi sono anche le visite a siti internet legati all’Islam ultraradicale. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal legale Giovanni Brunelli al giornale di Brescia, il ragazzo non avrebbe avuto intenzione di compiere atti terroristici. “El Abboubi ha spiegato che le consultazioni erano per interesse personale a scopo conoscitivo e religioso – spiega Brunelli -. Non aveva intenzione di compiere atti di terrorismo o di trasmettere messaggi con finalità terroristiche”.
I legali del ragazzo hanno chiesto la sua scarcerazione e in subordine la richiesta dei domiciliari,, anche se in quest’ultimo caso, dato il tipo di reato, servirebbe il parere della Corte Costituzionale. La difesa del giovane si base su un semplice assunto: “Non si può parlare di addestramento terroristico”, hanno ricordato i legali, oltre al fatto che i sopralluoghi via internet di quelli che gli investigatori credono essere i potenziali obbiettivi del presunto terrorista, “sono stati fatti dal computer di un amico e non vi è prova che sia stato materialmente El Abboubi a farli”.
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