“Per Regione Lombardia la difesa del territorio dal rischio di frane e alluvioni è una priorità. Per questo, stiamo realizzando un Piano straordinario di interventi finanziato con fondi regionali pari a 140 milioni di euro, cui vanno aggiunti altri 70 milioni messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente, che sta interessando 163 opere e cantieri. Considerata l’importanza della materia, la Giunta ha inoltre previsto un ulteriore stanziamento di altri 10 milioni nell’assestamento di bilancio 2013”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo Viviana Beccalossi, presentando oggi a Gardone Val Trompia i risultati di uno studio idrogeologico della valle attraversata dai fiumi Mella e Garza, che interessa 18 Comuni valle bresciana.
“Tutto il territorio nazionale – continua Viviana Beccalossi- registra sempre più spesso notizie di cronaca che ne testimoniano la fragilità di fronte agli eventi naturali, spesso aggravata da incuria, mancanza di manutenzione e cattiva pianificazione. Con progetti come questo, invece, parliamo di prevenzione, fondamentale per minimizzare i rischi per la popolazione, le infrastrutture, le attività economiche e agricole”.
“Negli ultimi anni – continua l’assessore – in buona parte del territorio regionale sono stati attivati simili accordi di pianificazione che coinvolgono gli enti locali, responsabilizzano i singoli Comuni a monitorare i propri punti deboli e mettono in rete le informazioni utili sia per la pianificazione urbanistica sia ai fini di protezione civile”.
Nello specifico lo studio sulla Val Trompia, finanziato per 50mila euro da Regione e altrettanti dalla Comunità Montana Val Trompia, serve a “radiografare” a livello idraulico ed idrogeologico l’area di bacino dei fiumi Mella e Garza, trovandone i “punti deboli” per permettere di intervenire per ridurre il rischio causato dalle frequenti piene ed esondazioni.
Nel caso della provincia di Brescia, nel settembre 2012 è stata presentato un progetto di monitoraggio per la Valcamonica, così come sono in fase di realizzazione quelli sottoscritti per altre aree, tra i quali quella per i quartieri della città di Brescia San Polo e Sant’Eufemia per il Torrente Garza e quello per la città di Brescia e la Franciacorta Orientale per i torrenti Solda, Canale, Livorna, Gandovere e Mandolossa. Nei prossimi mesi si farà lo stesso anche per l’area della Valsabbia.
“Le caratteristiche del nostro territorio – conclude Viviana Beccalossi – impongono di tenere alta l’attenzione e investire in prevenzione. Studi come quello presentato oggi sono il miglior esempio di questa politica”.
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