Fratelli d’Italia, alle ultime elezioni comunali di Brescia, non è riuscito a conquistare un seggio. Ma il più preferenziato tra i candidati, l’assessore uscente Mario Labolani, non ha certo deciso di deporre l’ascia di guerra. L’ex assessore – il cui futuro politico e lavorativo passa dalla “collaborazione con amici che hanno incarichi istituzionali” – muove infatti critiche agli alleati e lancia “avvertimenti” pesanti ai rivali di sempre.

“Il dato nazionale parla chiaro”, spiega l’esponente di Fratelli d’Italia a Bsnews.it, “ma la sconfitta ha certamente anche cause locali. Il centrodestra è finito e tutte le forze che lo compongono devono aprire una seria riflessione al loro interno. A Brescia la nostra debacle è dovuta a diversi motivi. Innanzitutto non siamo riusciti a comunicare adeguatamente quanto fatto, in secondo luogo forse avremmo dovuto muoverci diversamente su alcuni progetti validi – come il parcheggio sotto il castello e la sede unica – ma difficili da spiegare in tempi di crisi. A queste cose si aggiungono le problematiche interne che si sono evidenziate dopo il voto nel Pdl: trovo vergognosa la richiesta di Toffoli di portare Paroli di fronte ai probi viri. Se l’ex sindaco ha una colpa è quella di essere stato troppo buono: sia nei confronti degli amici, sia di fronte agli attacchi vergognosi del centrosinistra”.

Labolani, ancora, toglie il contestato ritorno del Bigio in piazza Vittoria dall’elenco degli errori della giunta Paroli. “Fa parte della riqualificazione di piazza Vittoria”, spiega, “ora voglio vedere Del Bono andare contro la Sovrintendenza, con cui era stato concordato tutto”. E proprio al nuovo sindaco riserva l’attacco più duro.

“Nel 2008”, commenta Labolani, “noi abbiamo mantenuto la squadra e i progetti della giunta precedente, adeguandoli semplicemente al nostro programma. Se qualcuno pensa di fare terra bruciata su tutto, a partire delle società controllate, e di non prendere in considerazione il centrodestra deve capire chiaramente quali potrebbero esserne le conseguenze. E’ vero che noi di Fratelli d’Italia non siamo rappresentati in Consiglio, ma abbiamo molti amici che possono dar voce alle nostre istanze anche nelle sedi istituzionali e siamo pronti a fare un’opposizione durissima. Aldo Rebecchi, nell’intervista rilasciata a Bsnews.it, dimostra di aver ben capito la necessità di aprire un dialogo, ma Paroli non potrà dimenticare in fretta la ferocia degli attacchi subìti. Sia chiaro”, conclude Labolani, “anche noi siamo in grado di percorrere in assoluta tranquillità la strada dei ricorsi e degli esposti che ha scelto in passato il Pd”.

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Redazione BsNews.it

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