Terrorismo, voleva colpire la Stazione di Brescia e l’ex caserma Goito
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane 21enne marocchino Anas El Abboubi, alias “Anas Abnu Shakur” arrestato a Vobarno per addestramento con finalità di terrorismo internazionale, aveva già effettuato alcuni sopralluoghi virtuali in alcuni punti strategici di Brescia. Utilizzando google maps il giovane nord africano aveva dato un’occhiata alla stazione ferroviaria di Brescia e alla caserma Goito, in centro città, ex sede del distretto militare. Cosa pensasse di fare però è ancora un mistero che gli inquirenti ora proveranno a svelare.
Grazie all’operazione Sreenshot, indagine congiunta di Digos Brescia e l’unità antiterrorismo, è stato arrestato il capo e fondatore della filiale italiana di "Sharia4", un movimento ultraradicale islamico – sorto in Belgio nel 2010 ispirato dal predicatore filo-jihadista Omar Bakri – messo al bando in diversi Paesi europei. Sembra che l’obiettivo fosse colpire obiettivi italiani: l’accusa nei confronti del marocchino, El Abboubi Anas, nato in Marocco nel 1992, alias "Anas Abdu Shakur!" è addestramento con finalità di terrorismo internazionale e incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi. Altre due persone risultano indagate per gli stessi reati. Oltre al marocchino, giovane di 21 anni residente con la famiglia in provincia di Brescia fin da quando era piccolo, gli uomini dell’Antiterrorismo della polizia (Ucigos) e della Digos stanno eseguendo una serie di perquisizioni nel Bresciano e a Pordenone nei confronti di altri 4 marocchini. Durante l’operazione sono stati acquisiti alcuni scritti dove si inneggia alla jihad contro l’Italia e la Francia. Di recente, il 21enne marocchino aveva confidato ad un internauta il desiderio di morire per Allah e aveva cominciato, via Internet, a eseguire ricerche su possibili obiettivi che avrebbe voluto colpire.