Il fatto che qualcuno possa pensare di costruire un residence in un luogo così è presto detto: si tratta di un posto incantevole racchiuso in una conca naturale tra l’abbazia di Maguzzano e le dolci colline che scendono a lago, con una incantevole vista del Garda. Proprio per questo però le cautele prima di approvare un progetto del genere dovrebbero essere molte. E’ fresca fresca la notizia che dopo il primo stop da parte della Soprintendenza è stato presentato un nuovo piano edilizio per la realizzazione di un residence da 8mila metri quadrati con 15 appartamenti, e ampia piscina, nel terreno che sta tra l’Abbazia e il panorama che da lì si vede guardando verso il lago.
«Dimore gigli di campo», questo il nome del progetto che è ripartito dopo il primo stop causato dal fatto che le foto del rendering del residence erano state fornite con un’evidente errore (non si sa per malizia o imperizia) di prospettiva. Ora nel terreno ci sono addirittura i paletti che delimitano la zona cantierabile, a scanso di equivoci.
Le associazioni ambientaliste, i monaci dell’Abbazia e le opposizioni consiliari di Lonato sono pronti ad affrontare il nuovo progetto con l’obiettivo di tuelare il sito.
(a.c.)
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